Il Presidente Mattarella ribadisce i principi di coesione sociale del paese
Ancora una volta è venuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un alto monito a tutte le forze politiche presenti in Parlamento, nel ribadire “ l’uguaglianza e la pari dignità dei cittadini della Repubblica”. L’occasione è stata offerta al Capo dello Stato dall’Assemblea nazionale dei Comuni italiani.
Il Presidente Mattarella dalla città di Bergamo sede dell’Assemblea dell’Anci – ha voluto infatti confermare la sua autorevole testimonianza di attenzione nei confronti di una più equa coesione territoriale del nostro Paese. “Punti fermi dei diritti dei cittadini – ha affermato il Capo dello Stato – che al Nord come nel Mezzogiorno, nelle città come nei paesi, nelle metropoli come nelle aree interne, devono poter vivere la piena validità dei principi costituzionali”. Alla luce di queste rinnovate autorevoli indicazioni, l’Associazione “Guido Dorso” insiema ad A.I.M (Alleanza Istituti meridionalisti) proseguirà e intensificherà il suo impegno culturale e civile portato avanti nei cinquant’anni di attività della nostra istituzione. Da parte nostra confermeremo con forza che il Mezzogiorno dovrà trovare – come stiamo ribadendo nel corso di una serie di incontri organizzati a livello territoriale con altre istituzioni meridionaliste – una nuova coesione sui grandi temi dello sviluppo.
Sarà questa anche l’occasione per rendere finalmente consapevole e responsabile del loro futuro le comunità e gli stessi territori del nostro Mezzogiorno. Le parole del Presidente riusciranno di nuovo ad far ritrovare quello spirito di coesione del Paese ? Non basta. Perchèla coesione si realizzi, occorre porre mano alla parità concreta dei diritti di cittadinanza, razionalizzando in maniera giusta ed equilibrata il cosidetto principio della spesa storica. Ormai è noto a tutti che é stato più facile trovare “il bosone di Higgs” che i chimerici Lep. Non si possono trasformare gli obiettivi e i principi di equiparazione dei diritti previsti dalla Costituzione in indicatori discutibili per tacitare le coscienze dei politici. In un Paese dove le medie non hanno nessun valore, dati i forti divari di genere, generazionali e geografici, non é possibile costruire livellatori di diritti, che creerebbero ulteriori ingiustizie però codificate dalla legge. Occorre eliminare le differenze e certamente una grande occasione è stata la ripartizione, secondo i dettami indicati dall’Europa, dei fondi del PNRR ma purtroppo al Sud è stato assegnato teoricamente solo il 40%.
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