L’impegno dei cattolici in politica

nel nuovo libro di Massimo Milone

Il Prof. Luigi Nicolais, Presidente del Cnr, consegna il premio al giornalista Massimo Milone nell’ambito della XXXVI edizione a Roma presso Palazzo Giustiniani, sede di rappresentanza del Senato della Repubblica.

 

Il 2020, un anno horribilis, che ha fatto affiorare tante incertezze, tante fragilità, tante preoccupazioni, che richiedono nuove formule di solidarietà civile e istituzionale per superare la crisi e nuovi modelli per avviare la ripresa su basi più solide e ricche di valori. Questo nuovo spirito di solidarietà è ben rappresentato nell’ultima enciclica di papa Bergoglio “Fratelli Tutti”, una esortazione accorata ai valori della fratellanza. In questo contesto si inserisce il nuovo libro “Pandemia della politica” (Guida editore, pagine 132, euro 8) di Massimo Milone, direttore di Rai Vaticano, Premio Guido Dorso 2015- (XXXVI edizione) per il giornalismo. L’autore si interroga sul presente e sul futuro dei cattolici italiani e sul loro ruolo in un Paese “alle prese con la drammaticità dell’emergenza sanitaria e con la più gigantesca operazione di ricostruzione morale, sociale ed economica del dopoguerra”. Scrive infatti Milone: “Lo slancio solidale dei cattolici, vissuto nei giorni difficili, potrebbe più che mai ‘servire’ al Paese.

E per i cattolici si aprirà ancora una volta l’inderogabile quesito su come uscire dalla irrilevanza e marginalità politica “sporcandosi” le mani e dando risposte al Paese alla luce di una storia prestigiosa, di testimoni autorevoli, di impegno politico, inteso da sempre, come “alta forma di carità”, come amava ripetere Paolo VI. Il dibattito è aperto da tempo. Sarà oggetto di confronti ed iniziative, più che mai, anche in relazione al varo della legge elettorale. Un dato appare certo. L’Italia del dopo virus non potrà fare a meno dei cattolici”. La politica deve ritornare ad essere credibile e per far questo serve un nuovo impegno per il bene comune e per il superamento dei divari sociali ed economici. Tuttavia c’è una speranza per il futuro; per Milone “la grande crisi potrà offrire anche una grande opportunità.

 

Quella di costruire un futuro migliore. Con le basi di una rivoluzione, tecnologica, economica e sociale tra le più significative della storia umana. Serviranno, però, oltre che passione civile, valori etici e cambio di paradigma. Non basterà investire solo sulle garanzie statali o sulle sfide digitali. Ma sulla persona umana e sulle sue potenzialità. E qui i cattolici impegnati oggi nella società potrebbero dire qualcosa alla politica. Guardare al Cielo, lavorare per la Terra. Sarà possibile?”.

A Massimo Milone rinnoviamo il nostro apprezzamento per il suo impegno professionale e culturale che lo ha visto protagonista nei vari incarichi da lui ricoperti, da caporedattore del TG3 della Campania a presidente dell’Unione Cattolica Stampa Italiana.

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