Ottavio Lucarelli Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, parla del ruolo del giornalisti e della loro responsabilità sociale, citando come best practices anche il contenuto del libro che raccoglie gli scritti di Giancarlo Siani “Le Parole di una vita”. Il volume pubblicato e ristampato dopo quattordici anni dall’Ordine dei giornalisti della Campania, con prefazione di Mimmo Falco e dello stesso Lucarelli. In coda all’intervista abbiamo deciso insieme alla Redazione di Politica meridionalista  di inserire alcuni passi della prefazione per ricordare Giancarlo Siani.

Presidente, l’Ordine dei Giornalisti della Campania è davvero una struttura di eccellenza nel nostro territorio, a partire dalla formazione dei giornalisti, alle scuole ed alla deontologia. Cosa ci dice in merito?

Il ruolo dell’Ordine dei Giornalisti svolge una funzione importante, sia per quanto riguarda il Consiglio Nazionale, sia negli Ordini Regionali. Ci sono compiti fondamentali, istituzionali che riguardano le scuole, la deontologia, la formazione, e c’è anche un ruolo esterno che e’ fondamentale. Quindi, un Ordine dei Giornalisti ha un ruolo importante all’interno della professione ed in una proiezione esterna. Per quanto riguarda l’interno della professione i compiti fondamentali sono quelli dell’accesso alla professione e alla deontologia. Da circa 7 anni anche l’Ordine dei Giornalisti nelle 20 Regioni cura l’aggiornamento professionale come avviene già da tempo per altre professioni, e questo lo abbiamo inteso in un modo aperto, nel senso che, non abbiamo voluto che fossero solo i giornalisti a fare lezione ai giornalisti, ma che la formazione diventasse un momento fondamentale nella vita del giornalista, organizzando corsi di formazione in tutti i territori, quindi dalle montagne dell’Irpinia, al Sannio, al Matese, fino alle Coste del Cilento, siamo stati circa in 100 città, soprattutto in bellissime location. Abbiamo mobilitato oltre ai giornalisti anche la società civile, la classe dirigente degli Avvocati, i Professori Universitari, i Magistrati ed altre professioni con le quali abbiamo organizzato alcuni corsi in sinergia. Abbiamo voluto con tenacia e difeso la gratuità di tutti i corsi di formazione svolti in Campania, la Regione d’Italia dove ha svolto circa e oltre 600 corsi di formazione in 7 anni, e totalmente gratuiti, in location straordinarie. Siamo stati all’interno del Palazzo Reale di Napoli, la Reggia di Portici, la Reggia di Caserta, in teatri importanti, in Musei bellissimi e Siti Archeologici. Abbiamo inteso un momento di formazione, approfondimento, di scambio, con altre professioni e realtà, ed anche un momento culturale importante. Un messaggio, un dato importante e’ stato colto poichè inizialmente spinti dalla gratuità, ma spinti soprattutto dalla qualità dei corsi, abbiamo riscontrato ed avuto sempre una grandissima partecipazione, e questo è successo da Piedimonte Matese fino al Vallo Di Diano, e in tutti i corsi in cui siamo stati, ripeto siamo stati in circa 100 città della Campania e c’è stata sempre una grande mobilitazione di colleghi del posto che hanno proposto temi, cercato location. Poi naturalmente tutte le proposte confluivano nella sede dell’Ordine e il Consiglio decideva quali approvare, come organizzare, come armonizzare tutto il piano di formazione, sia da un punto di vista territoriale che degli argomenti. Abbiamo affrontato a 360 gradi tutti gli argomenti in tutti i settori del mondo dell’informazione. Ecco questo poi differenzia l’aggiornamento professionale dei Giornalisti, rispetto a quello dei Medici o degli Avvocati, poiché i giornalisti hanno una specializzazione nel mondo dell’informazione, nel senso che, affrontano nel loro campo specializzato, tutti i temi, quindi abbiamo svolto corsi di formazione su tutti i temi, dalla giudiziaria alla cultura, dalla cronaca allo sport, alla politica e così via. E tutti i temi sono stati approfonditi con un occhio particolare alla deontologia professionale.

Presidente Lucarelli, di fatti l’Ordine dei Giornalisti con il suo Presidente è presente sempre in prima linea su tutti i temi, che spaziano dalla cultura, all’informazione, al mondo giuridico, alle scuole, ai giovani?

Siamo presenti sempre. Le decisioni poi sull’organizzazione spettano al Consiglio dell’Ordine, quindi ai colleghi eletti, ma in realtà’ si è creata una vera e propria “Squadra Larga” con centinaia di colleghi che collaborano nel proporre i temi, nel trovare le location, proporre i relatori, ecc. Un viaggio straordinario, che abbiamo sintetizzato in due piccoli volumi, pubblicati con l’Ordine dei Giornalisti e diffuso gratuitamente verso tutti i colleghi.

 Presidente Lucarelli, ricordiamo i due volumi?

Il primo volume si chiama, Informarsi in Campania, mentre il secondo, Giornalismo e’ Cultura, dove sono racchiusi alcuni interventi dei relatori un po’ sotto tutti gli aspetti che abbiamo affrontato. C’è una piccola appendice dove sono riepilogati tutti i corsi che abbiamo organizzato gratuitamente in tutti i luoghi della Campania. Sono due piccoli volumi, il primo lo abbiamo già distribuito a tappeto in tutta la Regione, il secondo è uscito all’inizio di quest’anno, e vedremo compatibilmente appena sara’ possibile trovare anche un modo per diffonderlo. Cosi’ come abbiamo ripubblicato come Ordine dei Giornalisti della Campania il libro con tutti gli articoli e gli scritti di Giancarlo Siani, presentato il 23 settembre 2020 presso il Cinema Modernissimo in occasione della giornata in memoria di Giancarlo, un altro importante capolavoro  che diffondiamo gratuitamente tra i colleghi. I nostri libri pubblicati con l’Ordine dei Giornalisti della Campania, non sono operazioni commerciali, ma operazioni culturali e di diffusione totalmente gratuita.

La cultura non ha prezzo. Comunicando alla memoria del Giornalista Giancarlo Siani, ritornando alla storia, cosa ci dice in merito?

Una storia che viviamo tutti i giorni. Non c’è un giorno in cui non ci sia un appuntamento, un film in tv, un convegno, un webinar, in cui non ci sia un ricordo in memoria di Giancarlo Siani, ed e’ per questo che fu progettato proprio da Paolo Siani (fratello del Giornalista Siani) a chiedere all’Ordine di ripubblicare questo libro che raccoglie tutti gli articoli di Giancarlo, non solo quelli pubblicati sul Quotidiano Il Mattino, ma anche tutti gli articoli pubblicati in altri giornali, come, nel lavoro del Sud e l’Osservatorio sulla camorra. Un libro che abbiamo cominciato a diffondere il 23 settembre del 2020, e che continuiamo a diffondere tra i colleghi. Poi vediamo soprattutto se sara’ possibile riprendere il discorso interrotto, a causa dell’emergenza sanitaria, del rapporto con le scuole su temi della legalità.

Presidente, sul tema della Legalità, ci parla dei progetti con le scuole organizzati sul territorio?

Come Ordine dei Giornalisti della Campania portiamo avanti un progetto sulla Legalità nelle scuole, organizzato in sinergia con la Prefettura di Napoli e l’ufficio scolastico provinciale. Un lavoro molto importante di iniziative e giornate con un numero di 25-30 giornate l’anno, anche queste purtroppo sospese per il Covid. Oltre all’Ordine dei Giornalisti, alla Prefettura e all’ufficio scolastico, collaborano soprattutto le Forze dell’Ordine e con grande impegno anche la Polizia Postale. E’ molto importante per noi giornalisti realizzare questi incontri, con i giovani che hanno un età compresa tra i 10 e i 14 anni, e proprio con la Polizia Postale, che spiega tutti i rischi che vanno evitati maneggiando i social, che molto spesso possono rivelarsi una pericolosissima arma. Questo è uno dei progetti importanti a cui teniamo molto, apprezzando soprattutto la sinergia dei vari Prefetti, degli uffici della Prefettura di Napoli, l’ufficio stampa, i  funzionari della Prefettura, le Forze dell’Ordine, ecc. Un progetto molto curato ed importante, poiché dai giovani impariamo tanto, cerchiamo di trasmettere alcuni concetti ma poi impariamo tanto da loro, speriamo di poter riprendere il più presto possibile.

Presidente, il nostro Sud, la nostra Regione è ricca di eccellenza, soprattutto i nostri comunicatori giornalisti, che svolgono un lavoro straordinario ogni giorno nel campo della legalità, dell’informazione, delle scuole, insomma spaziano veramente su tanti fronti.

Come Ordine, appunto parlavo inizialmente del lavoro Istituzionale che svolgiamo attraverso la professione, la deontologia, e poi parlavo di proiezione esterna. Ecco questo progetto che si chiama, Istituzioni e Media. Il lavoro svolto nei confronti dei giovani è il più importante, proprio di proiezione esterna di come un Ordine puo’ incidere non da solo, ma in sinergia con altre istituzioni, quindi, Prefettura, Ufficio scolastico, Forze dell’Ordine, ecc, nei confronti della società civile, in questo caso dei giovani, degli studenti.

Dalla Prefazione del libro “Le Parole di una vita”

a cura di Mimmo Falco e Ottavio Lucarelli

Giancarlo Siani (Napoli 19 settembre 1959-23 settembre 1985) frequenta le scuole superiori presso il Liceo Giambattista Vico di Napoli, dopo aver conseguito la maturità classica, si iscrive al corso di Laurea in Sociologia, ma agli studi ben presto preferisce l’impegno personale nel sociale, scegliendo la professione giornalistica. All’inizio collabora ai  periodici “Scuola informazione” e a “Il Lavoro nel Sud”. Dall’estate del 1980 collabora al “Mattino”. Gli inizi di questo suo apprendistato coincidono con gli anni in cui la Campania è macerata da una sanguinosa guerra di gruppi camorristici. Giancarlo – è corrispondente – da Torre Annunziata, la cittadina vesuviana che lo vede impegnato sino alla fine dei suoi giorni come attento lettore degli avvenimenti e solerte denunciatore di quanto avviene nella vita civile e sociale dell’antico centro industriale. Di Torre Annunziata, diventata una sorta di città adottiva. Giancarlo Siani conosce tutto, ha orecchie che arrivano anche dove non dovrebbero arrivare e mostra coraggio nel denunciare tutto, anche quello che non si dovrebbe, dalle colonne di un quotidiano. La sera del 23 settembre 1985 Giancarlo Siani viene ucciso sotto casa ancora al volante della sua Mehari. Da pochi giorni aveva compiuto 26 anni. Dopo ben otto anni di indagini e processi giudiziari si venne a capo delle cause che spinsero mani della rnalavita a togliere la vita ad un giovane che aveva voglia di cambiare il mondo, di rendere più serena la vita degli emarginati, che amava lottare perché la società potesse mutare in meglio.

Per Ia prima volta in questa opera sono stati raccolti tutti gli scritti giornalistici di Giancarlo Siani, di qui il titolo, Le parole di una vita, con il quale il curatore ha voluto evidenziare non solo la raccolta di quanto Giancarlo ha scritto pubblicamente nella sua intera esistenza del suo modo di leggere, denunciare ed interpretare la società del tempo, ma anche come fossero state proprio le parole che egli affidò al “Mattino” a decretare la condanna a morte da parte del connubio mafia-camorra di allora. L’augurio di quanti hanno lavorato per la stampa di questi scritti e che i giovani d’oggi possano prendere esempio della testimonianza di Giancarlo Siani e confrontarsi con il suo impegno per la verità.

Nel 2019 l’inaugurazione della “Sala della Mehari” nel museo Pan di Napoli, a settembre 2020 l’assegnazione “alla memoria” del tesserino da professionista. Per l’Ordine dei Giornalisti della Campania t. un dovere nei confronti di Giancarlo Siani, della professione e dell’opinione pubblica. Un dovere soprattutto verso i giovani. Non solo i giovani giornalisti, ma tutti i giovani del nostro Paese per l’intensità del messaggio etico contenuto nel lavoro e nella vita di Giancarlo. Per queste ragioni l’Ordine regionale ha accolto con grande piacere la proposta di partecipare alla ristampa dopo 14 anni del libro “Le parole di una vita”.

Messaggio della Presidenza della Repubblica in occasione della pubblicazione del libro

Gli scritti giornalistici di Giancarlo Siani, raccolti in volume rappresentano una iniziativa editoriale di grande valore civile e culturale. Giancarlo Siani è stato uno di quei giornalisti che ha onorato la sua professione fino alla fine. Come corrispondente da Torre Annunziata ha scritto non solo sulla camorra ma ha saputo rappresentarci i bisogni della città e le sue piaghe sociali: dalla disoccupazione al dissesto edilizio. La testimonianza di vita di questo giovane giornalista napoletano che con passione, accuratezza e completezza trasmetteva, dalle sue indagini, coraggiose parole di verità, deve essere di esempio non solo per coloro che vogliono accostarsi a questa professione ma per tutti i ragazzi alla ricerca di modelli positivi. In questo spirito il Presidente della Repubblica esprime apprezzamento alla casa editrice per la pubblicazione e divulgazione dell’opera giornalistica di Siani.

Valentina Busiello

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