Sabato 16 marzo 2024, in pieno centro a Napoli in Piazza Garibaldi nel pomeriggio si sono riunite molteplici rappresentanze di Associazioni, Movimenti politici, sigle sindacali per dare vita ad un corteo per protestare contro l’autonomia differenziata, progetto in discussione in Parlamento che tende a istituzionalizzare le differenze dei diritti di cittadinanza. Questo progetto, previsto dalla riforma del titolo V della Costituzione del 2001, lede socialmente e culturalmente l’unità del Paese, favorendo come ha affermato Gianfranco Viesti in suo recente libro “la secessione dei ricchi” . Hanno preso parte oltre numerose associazioni fra cui A.I.M (Alleanza istituti meridionalisti di ricerca e promozione sociale, culturale e politica), Futuro meridiano, Movimento 24 agosto- Equità Territoriale, Associazione Guido Dorso, Unità mediterranea, Bri banca delle risorse immateriali, Gruppo Seniores Banco di Napoli e tanti altri.

Numerose rappresentanze territoriali arrivate da varie regioni del sud Italia come la Sicilia, Calabria, Basilicata oltre alla Campania. L’evento ha registrato la presenza di numerosi Sindaci, uomini politici e di cultura. Tanti gli striscioni dove erano riassunte le varie volontà, ad esempio: – “Estremo Sud Ragusa. Equità non un’Italia a due velocità”; – “Mai più sudditi. Giovani e studenti per il diritto a restare. No autonomia differenziata”; – “Autonomia differenziata la Gaza italiana per il Sud. Genocidio democratico”; – “Scuola regionale, distruzione nazionale. No alla regionalizzazione della scuola pubblica”.  Hanno partecipato molti gruppi di studenti che col loro entusiasmo e la loro voce hanno cercato di manifestare la loro volontà. Vedere ragazzi che di sabato pomeriggio preferiscono partecipare ad una manifestazione piuttosto che decidere di andare a fare un aperitivo indica un forte senso di appartenenza al Paese oltre al riconoscere e credere in alcune idee. Stupore è stato vedere le persone lungo le strade fermarsi, informarsi sulla motivazione della manifestazione e decidere di prenderne parte, chi solo nell’osservare il tutto e chi invece nell’immergersi tra la folta folla.

È stato strano vedere la città bloccata per il traffico e gli automobilisti spegnere le proprie auto ed attendere il corso della manifestazione, approfittando nel fare delle foto con aria soddisfatta rispettando chi aveva deciso di far sentire la propria voce anche per loro. Si è arrivati fino a Piazza del Plebiscito dove le tante bandiere, molte di colore rosso e gli striscioni hanno coperto e riempito la piazza illuminata da un magnifico sole oltre al caldo delle persone che hanno partecipato. Tanti gli striscioni dove era ben impresso il proprio pensiero, si è voluto dar voce non solo al tema dell’autonomia differenziata ma anche alla guerra in Palestina, alle limitazioni di libertà di espressione causate dalle manganellate durante le stesse manifestazioni. Tanto si potrebbe dire su ogni motivazione ma tutte hanno in comune la consapevolezza e la volontà di dare valore alle pari dignità e alla libertà di espressione pur nel rispetto dei principi democratici.

Marianna Picerno

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